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Il credito per la Ricerca e Sviluppo

Con la pubblicazione in G.U. del 29 luglio del decreto di attuazione del credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo, viene sancita la piena operatività a tutti gli effetti. Le imprese che intendono beneficiare del credito di imposta alla ricerca e sviluppo devono attivarsi per valutare se e quanto possono ottenere il contributo.

Come attivarsi per valutare il credito imposta per R&S

  1. identificare un responsabile per ogni progetto di ricerca.

Il soggetto dovrà firmare tutti i documenti, avallare i tempi per il personale interno e i consulenti esterni che svolgono attività presso impresa;  per le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio dovrà attestare il tempo di utilizzo delle attrezzature all’interno del progetto di ricerca

  1. ricercare nei bilanci del triennio precedente (2012-2014) i costi di r&s imputati

  2. scorporare anno per anno  i costi imputati a ricerca utilizzando tre suddivisioni: costi ammissibili alle voci a) personale altamente qualificato e c) contratti di ricerca; costi ammissibili alle voci b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio e d) competenze tecniche e privative industriali; costi di ricerca imputati anni precedenti, ma non utili ai fini del credito imposta ricerca (materie prime, personale non qualificato, spese generali ecc.)

  3. fare la media del triennio precedente con valori omologhi a quelli ammissibili

  4. identificare i costi ammissibili in relazione alle voci a) b) c) d) di cui sotto

  5. calcolare se gli investimenti dell’anno interessato dal calcolo (2015 attualmente o previsionale 2016), su valori omologhi eccedono la media del triennio precedente

  6. se ricorre la condizione di cui sopra (eccedenza sulla media)  per i suddetti costi predisporre una descrizione analitica, identificando: fatture e pagamenti di consulenze, contratti di ricerca, buste paga e pagamenti delle stesse comprensive dei contributi. l’impresa deve poi procedere alla rilevazione degli ammortamenti o dei canoni di leasing dei beni utilizzati per la ricerca per fare calcolo del pro-quota utilizzabile ai fini del calcolo

  7. in caso di contratti di ricerca, richiedere una relazione sottoscritta dai partners, concernente le attività svolte.

Di seguito si riporta la documentazione da conservare al fine di dimostrare il sostenimento della spesa:

a) costi relativi al personale altamente qualificato

Per personale altamente qualificato si intende personale in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, oppure in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico.

Ovviamente il personale sopraindicato deve essere dipendente dell’impresa e impiegato in attività di r&s. non può essere finanziato il personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, anche se in possesso dei titoli di studio.

Sono equiparati al personale dipendente i soggetti in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, i collaboratori e professionisti ( es. architetti e ingegneri) impiegati nelle attività di r&s sono agevolabili a patto che svolgano la propria attività presso la sede dell’impresa beneficiaria del credito di imposta.

Per la rendicontazione limpresa deve compilare appositi  fogli di presenza nominativi. Questi devono essere relativi ad ogni soggetto interessato dal progetto. i fogli presenza devono  riportare  per ciascun giorno le ore impiegate nell’attività di r&s ed essere firmati dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria, ovvero dal responsabile dell’attività di r&s. dovranno essere individuate le buste paga dei mesi in cui il soggetto dipendente ha partecipato alla ricerca, ricostruito il costo orario e individuati i pagamenti.

Sono necessarie inoltre le fatture o le ricevute dei soggetti che hanno contribuito all’attività di ricerca e ricostruiti i pagamenti.

b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio

Per essere ritenuti agevolabili ai fini del bonus fiscale gli strumenti e le attrezzature di laboratorio devono essere acquisiti dall’impresa, a titolo di proprietà o di utilizzo.

Nel caso di acquisizione degli stessi mediante locazione finanziaria, alla determinazione dei costi ammissibili concorrono le quote capitali dei canoni, nella misura corrispondente all’importo deducibile.

L’importo ammissibile, viene calcolato in rapporto all’effettivo utilizzo per le attività di r&s.

Per gli strumenti e le attrezzature di laboratorio, acquisiti mediante locazione non finanziaria, il valore al quale applicare i coefficienti di ammortamento, è rappresentato dal costo storico del bene che, ai fini dei controlli deve risultare dal relativo contratto di locazione, ovvero da una specifica dichiarazione del locatore.

Le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, sono ammissibili nei limiti dell’importo risultante dall’applicazione dei coefficienti di legge.

Per la rendicontazione è necessaria la dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa, ovvero del responsabile dell’attività di r&s relativa alla misura e al periodo in cui gli strumenti e le attrezzature di laboratorio sono stati utilizzati per l’attività di r&s. Dovranno essere individuate le fatture di acquisto e i relativi pagamenti.

c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese 

In questa voce rientrano le spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, basta che non abbiamo rapporti di collegamento con l’impresa richiedente.

Per la rendicontazione è necessario conservare i contratti e una relazione sottoscritta da detti soggetti concernente le attività svolte nel periodo d’imposta cui il costo sostenuto si riferisce. Dovranno essere individuate le fatture e i relativi pagamenti.

d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica

Per concludere troviamo tra i costi agevolabili anche le competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Per la rendicontazione come nel caso della ricerca contrattuale è opportuno conservare i contratti ed una relazione  concernente le attività svolte nel periodo d’imposta cui il costo sostenuto si riferisce.

Per chiarimenti ed approfondimenti gratuiti contattare:
www.imprendo.eu - 080.4970272 - laura.putignano@imprendo.eu

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